12 novembre 2021

Usa e Cina parlano di clima?

‘I due maggiori emettitori di gas serra a livello globale hanno bisogno di pensare in grande ed essere responsabili’: a dirlo è il portavoce del governo di Pechino, Xie Zhenhua, a margine dell’accordo cruciale fra i due paesi per concordare una strategia comune per evitare l’ulteriore riscaldamento globale nei prossimi dieci anni.

L’intesa potrebbe rendere meno sanguinoso il fallimento di Cop26 di Glasgow, anche se molti lo ritengono più un accordo dal significato simbolico che pratico. Mancano scadenze precise, gli obiettivi sono generici, manca una roadmap definita.

D’altronde solo vent’anni fa la Cina produceva 4 miliardi di tonnellate di Co2 equivalenti e gli Usa 6 mentre oggi gli Usa ne fanno sempre 6 ma la Cina quasi 10. I numeri impongono urgenza.

Il NY Times fa notare che l’intesa segna una significativa inversione di tendenza dopo le scaramucce diplomatiche degli ultimi anni su temi come i diritti umani, la situazione a Taiwan o il commercio internazionale.

Al tavolo dei negoziati siedono due ultrasettantenni, un ossimoro trattandosi di visione del futuro a livello globale, ma se Biden e Xi Jinping si incontreranno nei prossimi mesi per parlare di decarbonizzazione e di sostenibilità lo dobbiamo soprattutto a loro.

Anche di questi aspetti è importante tener presente nella costruzione di un portafoglio moderno che consideri concretamente i criteri di sostenibilità climatica, sociale e di governo delle imprese (ESG).
 

 

- Giuliano Calin -