24 giugno 2022

Conoscere per capire ed acquisire consapevolezza

Hai paura che l’inflazione eroda i tuoi risparmi? Chiamami così ti spiego come fare! Negli ultimi sei mesi hai eroso tutti i guadagni del 2021? Vieni da me così ti dico come uscirne! La comunicazione sui social imporrebbe di iniziare così: massimo 700 battute e vai che è una meraviglia.

Ma non ci siamo, non funziona così.

Se vogliamo che il sistema finanziario acquisisca quella credibilità che merita occorre alzare il livello della comunicazione. E la conferma arriva dai Clienti, quelli veri, e non da vanesie ipotesi autoreferenziali.

È ovvio che si sta chiudendo un primo semestre complesso per investitori, risparmiatori (non sono la stessa cosa) e anche gestori, e in privato emerge immediatamente l’enorme difficoltà che le persone incontrano nel dare una spiegazione a ciò che sta accadendo. A rappresentare una sequenza logica di causa-effetto degli eventi.

E allora: da un lato deve essere chiaro che non c’è una risposta univoca a tutto. Sarebbe fantastico, ma non c’è. 

Dall’altro, si possono affinare gli strumenti a disposizione. La conoscenza (senza diventare specialisti), la consapevolezza di quello che stiamo facendo, la pazienza (il valore dell’attesa si studia in psicologia dell’età evolutiva, lo abbiamo dimenticato).

La conseguenza di tutto ciò è che, negli ultimi due mesi, ho visto patrimoni devastati dalle perdite ma, ciò che più mi ha sorpreso, investitori ignari del perché queste perdite si fossero manifestate. La responsabilità, ben inteso, è condivisa: perché chi consiglia deve indagare, capire, argomentare (in quest’ordine). Ma chi investe non può chiedere un tasso e basta. È accaduto per decenni, ma non è più cosi.

Chi investe deve capire cosa si intende quando si parla di inflazione (lo sa spiegare un italiano su cinque), come funziona una gestione separata (in cui gli italiani investono qualcosa come 566 miliardi di euro di cui il 40% sono BTP), perché se il tasso sale il prezzo di un bond scende. Deve capirlo. 

Il mondo ideale non è quello in cui non c’è più volatilità ma quello in cui l’investitore sa che la volatilità può essere anche un elemento estremamente positivo.

- Giuliano Calin -